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Opinioni negative circa i Cobot: ecco perché sono infondate

È normale che un’azienda o un servizio, soprattutto se altamente innovativo, riceva all’inizio dagli utenti più feedback negativi che positivi. La cosa non ci stupisce affatto, anzi ci stimola ad andare avanti. In questo articolo affronteremo, quindi, in modo aperto e trasparente, alcune delle opinioni negative circa i Cobot che riceviamo quotidianamente sui nostri canali social.

Nel corso della trattazione, scopriremo insieme come molte di queste critiche, apparentemente valide, siano in realtà infondate o frutto di cattive interpretazioni. Attraverso un’analisi approfondita cercheremo, pertanto, di dissipare dubbi e preoccupazioni dei nostri follower, fornendo nel contempo una visione chiara dei nostri servizi e del nostro impegno nel contribuire alla crescita e al benessere del mondo della ristorazione.

Pronto a sfatare alcuni miti e a scoprire la verità dietro i commenti di segno negativo più frequenti? Allora continua a leggere!

“Quindi quello che suggerite è di non dare lavoro a due o tre persone e noleggiare un robot? E cosa faranno gli umani? Li facciamo morire di fame?” – “La tecnologia va bene sino ad un certo punto, se il progresso tecnologico va contro gli umani, io non ci sto!”

Le preoccupazioni espresse da questi commenti negativi sono legittime ma, a nostro avviso poco fondate. Ogni innovazione in campo tecnologico, quando applicata al lavoro umano, ha sempre destato ansie inutili e incertezze. Basta pensare alle macchine tessili, alla locomotiva a vapore e, banalmente, anche al pc!

L’introduzione di robot nel mondo del retail e della ristorazione, nonostante ora sia vista da taluni come una minaccia che potrebbe comportare una cospicua perdita di posti di lavoro, può, tuttavia, creare nuove opportunità. È stato così per settori come l’industria e la logistica dove i robot collaborativi sono già ampiamente utilizzati. Sarà così anche per il settore horeca. Noi ne siamo convinti! Cobot come il nostro ReginaBot prodotto da Segway Robotics, una delle più prestigiose aziende di robotica al mondo di cui siamo unici concessionari in Italia, possono liberare gli esseri umani da compiti ripetitivi e noiosi, consentendo loro di concentrarsi su attività più creative e con maggior valore aggiunto.

Questo può portare alle lunghe a sviluppare nuove competenze e professionalità, promovendo così più soddisfazione, più ricchezza e più benessere in generale. Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare, l’impiego dei Cobot nei ristoranti può contribuire a migliorare il rapporto coi clienti aumentando il loro grado di fidelizzazione e attirando più persone nel locale, generando un interessante aumento dei ricavi. Più soldi in circolazione, ovviamente, fanno girare l’economia generando, nel contempo, anche più disponibilità ad investire e, di questa via, anche più posti di lavoro.

“Come potete pensare che una macchina possa prendere il posto di un essere umano, l’accoglienza al cliente, il farlo sentire a proprio agio.” – “Magari un robot sarà anche più veloce, ma una macchina, seppur perfetta, non potrà mai sostituire il sorriso umano.”

Di una cosa siamo certi: i robot come il nostro Regina non sono pensati per sostituire l’uomo ma per collaborare con lui. Non a casa si chiamano “cobot”, robot collaborativi. È sbagliato, infatti, parlare di “robot cameriere”, in quanto sarebbe molto più corretto parlare in termini di “aiuto cameriere”.

Possiamo fartelo capire meglio raccontandoti come funziona il nostro dispositivo. Quando il piatto è pronto in cucina, infatti, il robot lo trasporta al tavolo ma è comunque sempre il cameriere a prendere il piatto e servirlo al cliente. Questo consente al tempo stesso di offrire un servizio più veloce ed efficiente, dando al cameriere in carne ed ossa la possibilità di rimanere in sala per tutto il tempo a gestire altre attività cruciali, come versare il vino, l’acqua, prendere nuovi ordini e offrire altri servizi utili.

La caratteristica distintiva di questo “prodotto” è che l’IA è progettata per supportare e non sostituire l’umano. È importante sfatare il mito che l’intelligenza artificiale miri a eliminare le figure umane. Invece, l’obiettivo è elevare lo standard professionale del cameriere del futuro, trasformandolo in un professionista altamente formato su aspetti cruciali come comunicazione, vendita, marketing e public relations.

In questo modo, l’introduzione di tecnologie come il robot non solo consente al ristoratore di ridurre le spese, ma offre anche un’opportunità per investire in personale altamente qualificato. Il risparmio generato dall’automazione può essere reinvestito per migliorare la qualità del servizio e aumentare le capacità dei camerieri, consentendo loro di offrire un’esperienza più raffinata e migliorare le entrate complessive del ristorante. Quindi, anziché minacciare il lavoro, il robot diventa un alleato nella crescita e nell’innalzamento degli standard professionali.

“Praticamente se uno volesse rilassarsi ed essere servito non può farlo…. è un porta piatti che non li mette a tavola e non li toglie nemmeno. Il bello del ristorante, al di là della chiacchierata, è anche essere coccolati.” – “Io voglio un cameriere con cui scambiare due parole..a cui dire grazie per il suo servizio…altrimenti me la preparo a casa la cena.” – “La fine del turismo e dell’accoglienza!”

Comprendiamo anche queste preoccupazioni, che nascondo certamente il desiderio di non rinunciare a vivere un’esperienza più tradizionale e umana in un ristorante. Tuttavia, è importante notare che i Cobot come il nostro sono dotati di avanzate funzionalità di intelligenza artificiale (IA) che consentono loro di interagire in modo significativo con le persone. Non si limitano a essere semplici “porta piatti”, ma sono attrezzati con display da cui possono emettere suoni e messaggi.

La loro presenza non è volta a sostituire l’interazione umana, bensì a migliorare l’esperienza complessiva dei clienti. Le recensioni pubblicate da clienti che li hanno “testati” all’interno dei locali dimostrano che la maggior parte degli ospiti apprezzano la loro presenza in quanto offrono un servizio efficiente e un tocco di modernità.

La transizione verso l’utilizzo di strumenti AI in campo turistico e dell’accoglienza, dunque, non significa necessariamente la fine dell’esperienza umana, ma piuttosto l’inizio di una nuova era. Gli esseri umani possono ancora godere di interazioni significative con il personale, mentre i cobot si occupano delle attività più pratiche, migliorando l’efficienza complessiva e offrendo una prospettiva innovativa sulla gastronomia. Quindi, anziché la fine del turismo, possiamo considerarlo come un passo avanti verso un’esperienza più moderna e diversificata.

Conclusioni

L’utilizzo di Robot Camerieri nella ristorazione rappresenta, senza dubbio, una delle rivoluzioni più importanti che attraversano questo settore.

È normale, quindi, che, come tutti i cambiamenti, ci siano anche alcuni detrattori e commenti negativi. Tuttavia, in questo articolo ti abbiamo mostrato come la maggior parte di questi siano in realtà facilmente replicabili ed infondati.

Ti invitiamo, dunque, a contattarci tramite la nostra chat su WhatsApp per scoprire come l’utilizzo dei Cobot potrebbe migliorare la tua attività. Siamo pronti a fornirti tutte le informazioni necessarie, presentarti le possibili soluzioni e assisterti nell’integrazione di questa innovazione nel tuo ambiente di lavoro.

Cogli oggi stesso l’opportunità di introdurre una nuova era di innovazione ed efficienza nella tua attività attraverso i Cobot. Contattaci e unisciti alla Rivoluzione Tecnologica nel settore della ristorazione!

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